Per scoprire la storia e i tesori della Biblioteca Lucchesiana di Agrigento, contattaci: siamo qui per guidarti nel cuore della cultura.

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Telefono e Fax

0922521481

Indirizzo

Via Duomo, 94, 92100 Agrigento AG

Orario:

Dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle 13.00, solo il mercoledì dalle ore 15.30 alle 17.30. Le visite guidate di gruppi e classi scolastiche si effettuano, concordando data e orario, dopo preventiva autorizzazione.

Cinquecentine

Quintilianus, Marcus Fabius. M. Fabii Quintiliani Institutiorum oratiarum libri 12 diligentius recogniti 1522. [Venetiis, aedibus Aldi et Andreae soceri, mense Ianuario, 1521].
Boccaccio, Giovanni. Il Decamerone di messer Giovanni Boccaccio cittadino fiorentino... In Fiorenza, nella stamperia de i Giunti, 1573.

Le edizioni del XVI secolo sono più di 3000 e di questi circa 480 anteriori al 1550.

In gran parte provengono dalla biblioteca personale del vescovo e per il resto vengono acquisite in seguito alla legge del 1866 sulla soppressione degli Ordini e delle Corporazioni religiose.

Tra queste vanno ricordate, in particolare, la Divina Commedia edita a Venezia da Aldo Manuzio nel 1502, prima edizione dell’opera in piccolo formato, e, sempre la Divina Commedia, col commento di Cristoforo Landino, stampata a Venezia nel 1507 da Bartolomeo de Zanni da Portese, ricca di belle e pregevoli xilografie; le Storie di Tito Livio, nell’edizione di Lione del 1537 “apud Simonis Vincentii; l’interessante edizione del Decamerone di Giovanni Boccaccio, di proprietà del vescovo, stampata a Firenze, presso Giunti nel 1573 con preambolo di 7 fogli manoscritti, ricorretto in Roma et emendato secondo l’ordine del Sacro Concilio di Trento; sempre del Boccaccio è presente La genealogia degli dei di Gentili, tradotta per M. Giuseppe Betussi da Bassano, stampata a Venezia presso Giacomo Sansovino nel 1569; le Croniche del mondo” di Padre Filippo Da Bergamo,edizione del Calepino, Venezia, 1554; l’Instituto Oratorio di Quintiliano edizione di Lione, presso Sebastianum Grifi del 1555; l’opera omnia di Aristotele con il commento di Averroes nell’edizione di Venezia del 1562; Constitutiones, et decreta synodo diocesana agrigentina digesta, di D. Don Dydacvm Haedo del 1589.

Le edizioni siciliane del XVI secolo della Biblioteca Lucchesiana di Agrigento sono trentotto: ventinove stampate a Palermo, sette a Messina, una a Catania e una a Monreale. Si tratta per la maggior parte di opere a carattere devozionale e religioso, ma anche di fonti legislative del regno, costituzioni e decreti delle diocesi di Agrigento, Mazzara del Vallo e Palermo. L’unica opera classica è Il ratto di Proserpina di Claudiano, tradotta da Giovan Domenico Bevilacqua, edita a Palermo nel 1586 presso Giovan Francesco Carrara. Tra le edizioni solo sei sono quelle stampate nella prima metà del Cinquecento. Le rimanenti, appartengono alla seconda metà del secolo. La più tarda è un’opera di Mario Muta, edita a Palermo nel 1600 presso gli eredi di Giovanni Francesco Carrara.    

Levita, Elia. Grammatica Hebraea Eliae Levitae Germani, per Sebastianum Munsterum, uersa & iam ultima manu scholijs illustrata. Basileae, Froben, 1537.
Claudianus, Claudius. Il ratto di Proserpina di Claudiano da Giovan Domenico Bevilacqua, in Palermo , Per Gio. Francesco Carrara, 1586.