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Via Duomo, 94, 92100 Agrigento AG

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Dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle 13.00, solo il mercoledì dalle ore 15.30 alle 17.30. Le visite guidate di gruppi e classi scolastiche si effettuano, concordando data e orario, dopo preventiva autorizzazione.

Incunaboli

La Biblioteca Lucchesiana conserva 73 esemplari di edizioni del XV secolo. Un certo numero di incunaboli presenti oggi in Biblioteca, appartenevano al nucleo originale della raccolta del vescovo Andrea Lucchesi Palli, in parte forse acquistati durante la sua formazione culturale a Messina e a Palermo; un’altra porzione della raccolta proviene, invece, dai conventi degli ordini mendicanti agrigentini soppressi in seguito alle leggi eversive (tra questi Conventuali, Domenicani, Osservanti Riformati, Cappuccini, Carmelitani e Mercedari).

Le edizioni più antiche possedute sono rappresentate da un esemplare della Historia naturalis di Plinio il Vecchio, curato da Andrea Giovanni Bussi, vescovo di Aleria, stampato a Roma da Konrad Sweynheym e Arnold Pannartz nel 1470 e da un esemplare delle Opere di Lattanzio, stampato nel 1472 a Venezia da Windelin von Speyer.

Tra gli incunaboli più rari di interesse prettamente siciliano, spicca la Protesta dei Messinesi di Manfredi Zizo, stampata a Messina da Heinrich Alding nel 1478 e di cui si conosce questo unico esemplare al mondo.

Sono presenti note di possesso nelle forme: Ex Bibliotheca eiusdem de Lucchese, ex Principibus Campifranci (s. XVIII; c. 2r); Andrea Lucchese (s. XVIII; c. 5r); Lucchese (s. XVIII; c. 16r); Andrea Lucchese de Principi di Campofranco (s. XVIII; c. 18v); di Iohannes Duns Scotus, Quaestiones in quattuor libros Sententiarum Petri [1476-1478], pubblicato a Venezia da Johann von Köln e Johann Manthen; di Giovanni Naso l’incunabulo Consuetudines urbis Panormi, stampato a Palermo nel 1479, per i tipi di Andrea Vyel da Worms; dei tre esemplari noti, uno si trova nella Biblioteca Fardelliana di Trapani, un altro nella Biblioteca centrale della Regione siciliana di Palermo, il terzo si trova nella Lucchesiana ed è il solo integrale, in quanto, a differenza degli altri, contiene anche la prima carta.

Molti gli esemplari di Tommaso d’Aquino pubblicati a Venezia: Summa theologiae, pars secunda secundae partis, nel 1480; In Metaphysicam Aristotelis, nel 1493; De ente et essentia, nel 1496; Super primo libro Sententiarum Petri Lombardi, nel 1498; Opuscula, nel 1498.

Di argomento storico è l’Aquila volante dello Pseudo-Leonardo Bruni che alla c. 3r reca una chiara nota di possesso Andrea Lucchese, ripetuta nella forma abbreviata Lucchese a c. l1r; l’ex libris del prelato compare, in cornice con decorazione fitomorfa, anche nel verso dell’incipit degli Epigrammi dell’umanista greco Michele Marullo Tarcaniota (Bellavia et al., 2022: 39).

Sono presenti, inoltre, opere di Jacopo Mazza, Scala de virtuti et via de Paradiso, pubblicata a Messina nel 1499 da Wilhelm Schönberger; Agostino, De civitate Dei del 1475; Strabone, Geographia, del 1494; la Bibbia, con il commento di Niccolò da Lira, pubblicata nel 1489 a Venezia da Boneto Locatello per Ottaviano Scoto; Aristotele, Politica, nella traduzione di Leonardo Bruni, con il commento di Tommaso d’Aquino e Pierre d’Auvergne del 1500, edita a Venezia da Simone da Lovere per Andrea Torresano; Metaphysica di Avicenna, a cura di Francesco da Macerata e Antonio Fracanzano, del 1495; le Historiae di Erodoto, a cura di Antonio Mancinelli, nella traduzione di Lorenzo Valla, edita a Venezia da Giovanni e Gregorio dè Gregori nel 1494; le Satyrae di Persio, a cura di Bartolomeo Merula, con i commenti di Giovanni Britannico e Bartolomeo Fonzio pubblicato nel 1497 a Venezia da Antonio Gussago per Ottaviano Scoto.

Il fondo di incunaboli viene descritto recentemente nel volume Incunaboli ad Agrigento I: Biblioteca Lucchesiana e Biblioteca del Seminario Arcivescovile di Alberto Bellavia, Domenico Ciccarello, Vito Fortezza, Cristina Angela Iacono, Giovanna Iacono, Simona Inserra, Marco Palma, pubblicato dall’editore Viella nel 2022.

Il catalogo si pone non solo come repertorio delle edizioni conservate presso la Biblioteca Lucchesiana, ma come utile strumento di ricerca e fornisce preziose informazioni relativamente all’uso che di questi libri si è fatto attraverso i secoli.

Vi si trovano, infatti, descritti i segni presenti nei libri, quali, per esempio, ex libris, note di possesso, timbri di provenienza, annotazioni a margine, maniculae, antiche segnature di collocazione e numeri di inventario, elementi che aiutano lo studioso a comprendere la ricezione e la diffusione di questi libri nel corso dei secoli.

Il minuzioso lavoro di catalogazione degli incunaboli della Lucchesiana ha comportato, tra l’altro, la ricerca delle schede e la verifica della presenza delle opere nello scaffale.

Questa operazione ha permesso di verificare la mancanza dei seguenti esemplari:

1. Leonardo Bruni, Storia del popolo fiorentino, Firenze, Bartolomeo Libri, 1492, (che dovrebbe corrispondere a ISTC ib01248000);

2. Iohannes Chrisostomus, Homiliae in Evangelium sancti Iohannis, Roma, Georg Lauer, 1470, (che dovrebbe corrispondere a ISTC ij00286000);

3. Esopo, Vita et Aesopus moralisatus, Napoli, Francesco del Tuppo, 1485, (ISTC ia00155000);

4. Pedro Garcia, Determinationes magistrales contra conclusiones Joannis Pici Mirandulae, Roma, Eucario Silber, 1489, (ISTC ig00095000), registrato anche in IGI 4177 come facente parte della Lucchesiana, anche se con l’indicazione fuorviante “Agrigento Arciv.”);

5. Sallustio, De coniuratione Catilinae (con altre opere di Sallustio e di Pomponio Leto, corrispondente a ISTC is00079000 e ad Hain 14220-14221).

Questi volumi erano elencati nell’atto di fondazione della biblioteca e nel catalogo settecentesco, che reca la segnatura ms. II-1-12-C-64 (mutilo purtroppo di alcune carte). Due di questi incunaboli sono descritti come tali nel ms. 4 Qq D 62: della Biblioteca comunale “Leonardo Sciascia”, ex Casa Professa, Nota di libri manoscritti che si ritrovano in questa Biblioteca Lucchesiana (Lo Iacono – Iacono – Iacono, 2018: 211-216).

Tre esemplari che oggi risultano dispersi, si trovano elencati nella tesi di laurea di Anna Patti, redatta nel secondo dopoguerra (Patti, 1947: 88-100).

È difficile individuare i periodi durante i quali sono scomparsi questi volumi perché tante vicende nefaste si sono succedute nella Lucchesiana: il periodo bellico, il crollo del tetto della sala monumentale e delle sale adiacenti nel 1963 e il conseguente trasferimento dei libri nei locali del Museo civico, dove non c’è stata la dovuta attenzione e vigilanza e protezione.

 

Plinius Secundus, Gaius. C. Plynii Secundi naturalis historie Liber 2. (Impressum Rome) , 1470)
Naso, Joannis. Consuetudines felicis urbis Panhormi, impressum per magistrum Andrea Vyel de vuormacia, 1478.
Naso, Joannis. Consuetudines felicis urbis Panhormi, impressum per magistrum Andrea Vyel de vuormacia, 1478, c. 52r.
Zizo, Manfredi. La protesta dei Messinesi. Messina, Heinrich Alding, 1478, c. 18r.
Zizo, Manfredi. La protesta dei Messinesi. Messina, Heinrich Alding, 1478, c. 2r.