Seicentine
Le edizioni del 1600 comprendono, per la maggior parte, opere di carattere storico, geografico, teologico, filosofico e scientifico.
Ricordiamo: l’Historia del Giappone di Daniello Bartoli, edita a Roma nella stamperia del Varese nel 1660; il Tractatus teologici, scolastici et morales de virtutibus di Francisco di Oviedo, stampato a Lione nel 1651; il De jure abbatissarum et monialium sive praxis gubernandi moniales aliosque mulieres sub habitu ecclesiastico, di Ascanio Tamburino edito nel 1647 a Lione da Laurenti Amisson; il Theatrum veritatis et justitiae sive decisivi discursus per materias sen titulos di Giovan Battista De Luca, in sette tomi, stampato a Venezia nel 1698 da Paolo Baglioni; il Canon medicinae di Avicenna, illustre filosofo e medico musulmano, stampato a Lovanio nel 1658; l’Opera omnia di Thomas Willis, nota per la descrizione del poligono arterioso detto di Willis, pubblicata a Colonia nel 1694.
Per quello che riguarda la Sicilia, si segnalano, fra le edizioni del XVII secolo: la Sicilia Sacra di Rocco Pirro nell’edizione di Venezia del 1649; l’Expedita Juris divini naturali sed ecclesiastici moralis expositio di Tommaso Tamburino, edita a Palermo “apud Didacum Buam” nel 1661; una Mesina escarmendata de el
jugo de la tirania de Francia. Relacion historico politica de Chino Olphei, di Giuseppe Albion, barone di Calascibetta, stampata a Palermo da Carlo Adato nel 1675; l’Historia cronologica delli Signori Vicerè di Sicilia dall’anno 1409 al 1697 di Vincenzo Auria stampato a Palermo da Pietro Coppola nel 1697; Theatro genealogico delle famiglie nobili del Regno di Sicilia di Filadelfo Mugnos edito a Palermo presso Pietro Coppola nel 1647.
Ricordiamo, infine, le opere di due conterranei: Marco Antonio Alaymo, filosofo e medico di Racalmuto, autore del testo Discorso di Marco Antonio Alaymo filosofo, e medico, intorno alla preseruatione del morbo contagioso, e mortale, che regna al presente in Palermo, & in altre città, e terre del Regno di Sicilia, nel quale si cavano ancora molti documenti, per preseruare da ciascun’altra infermità del 1625 e di Francesco Cavallo, originario di Naro, autore dell’opera De insito morborum medicum opus & novvm sed incompletum. Qui sit benedictus in sacula, pubblicata a Catania nel 1658 (Lo Iacono – Iacono – Iacono, 2018: 107-175).






